Oasi di Baggero: una riserva naturale da non perdere

Situata nel cuore dell’Alta Brianza, in Lombardia, l’Oasi di Baggero è una riserva naturale immersa in uno scenario che vi sorprenderà. Questo gioiello nascosto offre un ambiente incontaminato dove la fauna e la flora si uniscono in un’armonia perfetta. Qui dove un tempo si trovava una cementeria, ora si trova un paradiso per gli amanti della natura, e questo a solo una quarantina di minuti d’auto da Milano.

Ne avete mai sentito parlare?
Io l’ho scoperta quasi per caso, mentre con un amico preparavo un itinerario da seguire per un test drive alternativo. A bordo della Ford Mach e abbiamo raggiunto il parcheggio distante appena pochi metri dall’ingresso dell’Oasi; superato il cancello d’ingresso, ci siamo trovati immersi in una realtà naturalistica tanto inaspettata quanto sorprendente.

Una storia di recupero e conservazione

Situata tra Merone, Lambrugo, Lurago d’Erba e Monguzzo, in provincia di Como, l’Oasi di Baggero è costituita da due laghetti formati in seguito agli scavi effettuati dalla Cementeria di Merone tra il 1928 e il 1970. L’intera area è parte del Parco Naturale della Valle del Lambro, cioè quella parte di Parco destinata alla conservazione.

Ma andiamo con ordine e ripercorriamone insieme tutta la storia.

Quest’area era una miniera di marna, una roccia di tipo terrigeno ampiamente utilizzata per la produzione di miscele cementizie. La Cementeria di Merone rappresentò una chiara manifestazione della nuova realtà industriale del Novecento e fu teatro di grandi innovazioni in ambito tecnologico.

Nel 1970, con la fine dell’attività estrattiva, avvennero i primi esperimenti per riqualificare l’area e si iniziò con la tecnica dell’idrosemina. I lavori di recupero si conclusero nel 1980.

L’Oasi di Baggero oggi

Oggi l’Oasi di Baggero è un gioiello nascosto in cui chiunque si può rifugiare per sfuggire al caos della città e offre una vasta gamma di attività per i visitatori di tutte le età. Il vecchio deposito della cementeria è stato convertito in “Centro Parco”, e comprende aule didattiche, sala convegni/conferenze ed un ostello con bar/ristoro. Personalmente ho sempre trovato quest’area completamente chiusa (e un po’ “abbandonata a sé stessa), ma c’è.

Cosa si può fare all’Oasi di Baggero

Sono sempre aperti, invece, il sentiero pedonale che consente di percorrere un itinerario ad anello intorno ai laghetti (40 minuti di percorso a passo lento), il percorso che conduce quasi ai piedi della cascata presente nell’area e lo spazio giochi per i bambini con tavoli e panche per il picnic. Anche le panchine lungo i sentieri non mancano; fondamentale è preservare l’area portando via i propri rifiuti o gettandoli accuratamente negli appositi cestini.

Per gli amanti della bicicletta sono disponibili percorsi nel bosco realizzati in un’area appositamente riservata del parco.

L’Oasi Stellare di Baggero

Un’altra attrazione unica è l’Oasi Stellare di Baggero, raggiungibile attraverso un sentiero dedicato. Questa zona è l’ideale per gli appassionati di astronomia, ma non solo, che potranno ammirare il cielo diurno e notturno in un ambiente privo di inquinamento luminoso, godendo così di una visione del cielo davvero fuori dal comune.

Come raggiungere l’Oasi di Baggero

L’Oasi di Baggero si trova nel comune di Monguzzo, in provincia di Como. È facilmente accessibile in auto, inserendo “Oasi di Baggero” nel navigatore e seguendo le indicazioni fino alla stretta curva a gomito, dove si trova un cartellone pubblicitario dello spaccio agricolo agrimacelleria. Nonostante la segnaletica possa indicare “strada chiusa”, è possibile proseguire fino alla fine della strada, dove si trovano due parcheggi a disposizione dei visitatori.

Per chi preferisce i mezzi pubblici, si può prendere un treno da Milano Porta Garibaldi o Cadorna per Merone. Dalla stazione di Merone, l’Oasi dista circa un chilometro, ma vi consiglio di verificare attentamente gli orari dei treni perché non sono molto frequenti.

Confessioni di una travel blogger

Per quanto sia consapevole del fatto che qui sorgeva una cementeria e che la realizzazione dei laghetti è stata opera dell’uomo, l’Oasi di Baggero mi ha piacevolmente sorpresa e colpita. Sarei rimasta per ore seduta sulla panchina collocata a pochi passi dalla cascata, a farmi cullare dallo scrosciare dell’acqua della cascata e dal cinguettio degli uccelli.

Che siate appassionati di birdwatching, escursionisti o semplicemente in cerca di tranquillità, l’Oasi di Baggero ha davvero qualcosa da offrire a tutti. Esplorate i sentieri, ammirate la cascata, godetevi un picnic nella zona attrezzata e lasciatevi conquistare dalla bellezza e dalla serenità di questo luogo straordinario.

Per me visitarla è stato come entrare in una vera e propria bolla naturale: appena varcato il cancello d’ingresso tutti i rumori della città sono come scomparsi e la sensazione di pace è stata assoluta.

Avete mai provato un’esperienza così?
Se la risposta è no, vi consiglio di raggiungere l’Oasi di Baggero per provarla.
Poi però tornate qui a raccontarmela, ci conto.

Info utili

Località

Oasi di Baggero – Monguzzo (CO)
18 km da Como
20 km da Lecco
27 km da Monza
40 km da Milano

Dove mangiare

Il consiglio è quello di portare da casa l’occorrente per un picnic, non dimenticando di portare con voi anche il rispetto per l’ambiente, assicurandovi di gettare i rifiuti negli appositi cestini e di lasciare l’Oasi di Baggero così come l’avete trovata, preservando la sua bellezza per le future generazioni di visitatori.

In alternativa, a pochi chilometri dall’Oasi di Baggero si trova il Ristorante Capanna di Lurago d’Erba.
Il rapporto qualità-prezzo è buono e a pranzo, in settimana, è previsto il menù fisso con soluzioni a partire da 11€ a persona. Da notare: il ristorante fa parte dell’Associazione Italiana Celiachia dal 2014 quindi qui anche i celiaci e gli intolleranti al glutine possono mangiare senza difficoltà.

Cosa vedere nei dintorni

Come indicato poco sopra, l’Oasi di Baggero dista pochi chilometri da Como, Lecco, Monza e Milano, tutte città che vi suggerisco vivamente di visitare. Molto vicina è poi Villa La Rotonda di Inverigo, da vedere!

Se però preferite trascorrere un’intera giornata nella natura, vi suggerisco di raggiungere il Lago Segrino, la Passerella Panoramica ai Piani dei Resinelli, il Sentiero dei Proverbi di Lissolo e il sentiero geologico che porta a Terz’Alpe.

Data viaggio

9 maggio 2023

Con chi ho viaggiato

con un amico

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