Trekking invernali facili in Valmalenco

Se sei un amante della natura e del trekking e non rinunci a una bella camminata panoramica neppure in pieno inverno, sei nel posto giusto! La Lombardia offre una varietà incredibile di percorsi di trekking accessibili a tutti anche con la neve. Su questo blog trovi diverse proposte per le tue gite e le tue camminate di giornata, ma qui trovi due sentieri in Valmalenco che non puoi assolutamente perdertiDa Monza e Milano impiegherai un paio d’ore d’auto per raggiungerli, da Como e Lecco ancora meno. Prepara lo zaino, le scarpe da trekking, magari vista la neve anche le bacchette e i ramponcini, e preparati a immergerti nella bellezza incontaminata della Lombardia e della Valmalenco!

Trekking facile nella neve al Lago Palù in Valmalenco

Il primo trekking invernale che ti suggerisco di fare in Valmalenco, è sicuramente quello al Lago Palù.
Il sentiero è ampio, battuto e non molto impegnativo; l’importante è affrontarlo ben attrezzati, quindi con scarpe da trekking e bastoncini e ramponcini a portata di mano (se dovesse ghiacciare tornerebbero sicuramente utili).

Da dove parte il trekking invernale al Lago Palù

Per arrivare alla partenza del sentiero che ti porterà al Lago Palù, raggiungi Chiesa in Valmalenco e prosegui lungo la strada che porta a San Giuseppe. Supera il centro abitato e vai fino al ristorante Braciasco (dove si mangiano pizzoccheri buonissimi, ma questa è un’altra storia!); da lì svolta a destra e inizia a salire verso gli impianti di risalita Prati Pedrana – Barchi – Palù. Arriverai così al parcheggio a pagamento in cui potrai lasciare l’auto.

Attenzione: i posti disponibili sono pochi, terminati quelli inizia la sosta selvaggia, e poco legale, lungo la strada…

Il sentiero innevato che porta al Lago Palù

Una volta lasciata l’auto, imbocca il sentiero in direzione Rifugio Barchi. Come detto, il percorso è ben indicato, largo e battuto. Si fatica un po’, ma se ci sono riuscita io ce la farai sicuramente anche tu!
Le indicazioni segnalano 20 minuti di cammino: personalmente ce ne ho messi 40, ma poco importa.
Raggiunto il Rifugio Barchi, puoi fermarti per una sosta o proseguire a sinistra lungo il sentiero.

Qui devi fare un po’ più di attenzione a “non perdere la bussola”: guardati in giro che i cartelli non mancano e segui il sentiero battuto. Tieni gli occhi aperti anche per evitare gli sciatori che si avventurano in fuoripista che poi raggiungono il sentiero pedonale…

Stando alle indicazioni, anche in questo caso dovrebbero bastare una ventina di minuti per raggiungere il Rifugio Palù. E anche in questo caso io ce ne ho messi quaranta.
Ma tanto si sa che in montagna l’importante non è chi arriva primo, ma andare secondo il proprio passo, senza fare sforzi inutili e senza correre rischi.
Tanto una volta arrivati alla meta lo spettacolo è uguale per tutti.

La bellezza del Lago Palù innevato

Tempo fa ti ho portato a scoprire il Lago Palù in estate e devo dire che i colori e i riflessi che regala la calda stagione sono per me ineguagliabili. Anche in inverno, però, questo lago ha il suo fascino.

Al posto dello specchio d’acqua c’è la neve: un’immensa coltre bianca che copre ogni cosa, regalando un’insolita vista sulle cime circostanti.

Si può camminare sul classico giro ad anello attorno al Lago o lì dove in estate c’è l’acqua, attenzione che in certi punti la neve è alta e si sprofonda. E si può anche sciare con gli sci di fondo. Naturalmente c’è anche chi si diverte a creare pupazzi di neve e chi a “tuffarsi nel lago” con lo slittino.
Insomma, ce n’è per tutti i gusti. Anche per chi non vuole fare troppa fatica…

L’alternativa al trekking per raggiungere il Lago Palù

Se vuoi goderti lo spettacolo del Lago Palù innevato ma non vuoi affrontare il sentiero che dal parcheggio porta al Rifugio Barchi e infine al lago, puoi anche prendere la seggiovia e fare solo un breve tratto a piedi (principalmente in discesa). Per tornare indietro potrai poi chiedere al personale del Rifugio Palù di usufruire del servizio transfer con le motoslitte (5€ a persona).

Il Rifugio Palù in Valmalenco

Il Rifugiò Palù affaccia naturalmente sull’omonimo lago: è stato recentemente ristrutturato ed è molto accogliente. Personalmente non ho avuto modo di pranzare qui perché sono arrivata al lago che era già metà pomeriggio, ma posso dirti che c’è anche la possibilità di alloggiarvi per 120€ a persona in mezza pensione.

Scegli qui l’alloggio più adatto a te in Valmalenco

Trekking nella neve sul sentiero Rusca in Valmalenco

La partenza del sentiero Rusca che porta all’Alpe dell’Oro in Valmalenco si trova a Chiareggio, accanto all’Hotel Gembro, l’ultimo della vallata.

È un sentiero piuttosto semplice e alla portata di tutti, anche se non è molto largo ed è meno battuto rispetto a quello che conduce al lago Palù.

Da dove parte il trekking invernale all’Alpe dell’Oro

Per arrivare alla partenza del sentiero che ti porterà all’Alpe dell’Oro, devi raggiungere Chiareggio. In questa stagione il tratto di strada che da San Giuseppe porta a Chiareggio non è sempre pulitissimo e potrebbe rendersi necessario, oltre all’obbligatorio uso di pneumatici invernali, anche l’utilizzo delle catene da neve.

In inverno i parcheggi in zona sono per lo più lungo la strada e nei pressi degli hotel del paese: visto che il passaggio non è particolarmente ampio, fai attenzione a lasciare lo spazio necessario per il passaggio delle altre auto.

Il sentiero Rusca in Valmalenco

Il sentiero Rusca in Valmalenco, come detto, non è certo battuto e ampio come quello che porta al lago Palù, ma percorrerlo in sicurezza è assolutamente fattibile da chi è abituato a camminare in montagna. L’importante è indossare sempre le giuste calzature, scarpe o scarponcini da montagna (e ramponi a portata di mano) e non uscire fuori dal sentiero tracciato così da evitare rischi inutili.

Il sentiero sale piuttosto dolcemente tra tratti panoramici e altri in cui si è circondati da alberi, creando una cornice davvero magica. Le indicazioni poste all’inizio del sentiero, segnalano che per percorrerlo interamente e raggiungere l’Alpe dell’Oro occorrono 1 ora e 10 minuti.

Io mi sono dovuta arrendere prima perché le mie gambe non ne volevano sapere di andare avanti (quando dico che bisogna riconoscere i propri limiti e non correre rischi inutili intendo anche questo), ma chi ci è arrivato mi ha detto che da lassù si gode di un panorama stupendo.

Ti dirò, però, che anche senza arrivare in cima si può ammirare un panorama davvero interessante sulle cime circostanti, come l’Alpe Ventina e la Cima Vazzeda.

Quindi non ti scoraggiare e arriva dove riesci, nella peggiore delle ipotesi avrai una scusa per tornare e provare a fare meglio.

Leggi anche “Dieci percorsi di trekking facili in Lombardia

Conoscevi già questi percorsi di trekking in Valmalenco?
Con questo blog post spero di averti ispirato ad esplorare questa meravigliosa zona di Lombardia e a metterti in cammino. Ricorda di prepararti adeguatamente, indossare l’abbigliamento giusto e portare con te tutto ciò di cui hai bisogno per goderti appieno l’esperienza.
Ora vai e goditi il cammino, poi però torna a raccontarmi le tue storie di viaggio…
Io continuerò a raccontarti le mie, per condividere ancora tanta bellezza.

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Info utili

Località

Chiesa in Valmalenco (SO)
92 km da Lecco
123 km da Como
131 km da Bergamo
133 km da Monza
147 km da Milano

Dove dormire

Se vuoi trascorrere un piacevole weekend in Valmalenco, ti suggerisco di soggiornare allo Chalet Tana del Grillo di Chiareggio, tipica struttura di montagna con un’ottima cucina.

In alternativa ti consiglio di dare un’occhiata qui, dove troverai sicuramente la soluzione più giusta per te.

Dove mangiare

Se soggiorni allo Chalet Tana del Grillo, ti consiglio vivamente di pranzare o cenare lì perché la cucina è eccellente e i prezzi sono molto buoni.

In alternativa puoi mangiare in uno di questi ristoranti:
– Il Vassallo – Chiesa in Valmalenco: qui potrete degustare sia i piatti tipici della valle, sia quelli più classici della cucina italiana.
Il ristorante si trova in zona Vassalini ed è situato all’interno de “La Cà di vè scuf” (La Casa del Vescovo).
La casa fu per secoli abitata dalla famiglia Vescovo. All’interno di questo edificio è ancora ben visibile il cosiddetto sås di sèt cà (sasso delle sette case), un macigno di dimensioni notevoli sul quale fu edificata la casa, cosi chiamata perché questa nel corso dei secoli giunse ad avere contemporaneamente fino a sette proprietari: a quell’epoca si era proprietari anche solo di uno o due locali, all’interno di una stessa casa.
– Ristorante Braciasco – Località San Giuseppe, Chiesa in Valmalenco: è un mix tra un ristorante e un rifugio di montagna. Il servizio è più “alla buona” rispetto a “Il Vassallo”, ma i pizzocheri che si mangiano qui sono più buoni.

Idee alternative

Se vuoi scoprire altri percorsi di trekking in Lombardia, ti basta cliccare qui.

Prima di andare a fare trekking, scarica la app GeoResQ del Club Alpino Italiano: è l’app per il soccorso in montagna e dal 10 luglio è gratuita! Si spera sempre di non doverla usare ovviamente, quindi scarichiamola almeno per scaramanzia! 😉

Se non vuoi partire da solo, puoi anche considerare l’idea di partecipare a una di queste attività:

Data del viaggio

20-21 gennaio 2024

Con chi ho viaggiato

Con il mio compagno

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