Le Dolomiti Bellunesi, patrimonio dell’UNESCO, sono una delle meraviglie naturali più affascinanti d’Italia. Con le loro vette imponenti, i sentieri immersi nel verde e i panorami da cartolina, offrono un’esperienza unica per gli amanti del trekking e della natura incontaminata. In questo articolo, ti porterò alla scoperta di un percorso che ti farà immergere nella natura, godendo di panorami mozzafiato e toccando con mano anche quel che resta del passaggio dei soldati italiani che qui hanno combattuto la Prima Guerra Mondiale: questo trekking sulle Dolomiti Bellunesi parte dal Rifugio Col Gallina per arrivare alle baracche della Grande Guerra e in vetta al Croda Negra, e poi giù fino al Lago di Limides.
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Come raggiungere il sentiero del Croda Negra: informazioni utili
Base di partenza, e punto di ritorno, del trekking storico sulle Dolomiti Bellunesi che ti propongo oggi, è il rifugio Col Gallina a 2055 metri di altezza.
Situato lungo la strada che dal Passo Falzarego porta a Cortina, a pochi passi dal rifugio si trova un comodo parcheggio dove potrai lasciare liberamente l’auto per l’intera giornata.
Com’è il sentiero per il Croda Negra
Il trekking al Croda Negra nelle Dolomiti Bellunesi è diviso in tre sezioni: un tratto facile verso le baracche della Prima Guerra Mondiale, un tratto impegnativo verso la vetta, e una discesa panoramica verso il Lago di Limides.
I sentieri da seguire sono il 441, il 442, nuovamente il 441 e per finire il 419.
Attenzione: su molte mappe il Croda Negra non è segnalato, al suo posto si trova Punta Gallina.
Naturalmente ci sono anche alternative che evitano il tratto più impegnativo (sentiero 442), e per questo è bene affidarsi alle mappe della zona (e alle indicazioni che trovi di seguito).
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Il trekking sulla vetta del Croda Negra
Io oggi mi concentrerò sul sentiero che ho affrontato personalmente e che, come detto, può essere suddiviso in tre tronconi.
- Visitare le baracche della Prima Guerra Mondiale
- In vetta al Croda Negra
- Il sentiero verso il Lago di Limides
Visitare le baracche della Prima Guerra Mondiale
Il primo tratto del trekking sulle Dolomiti Bellunesi che dal Rifugio Col Gallina porta alla vetta del Croda Negra è adatto a tutti perché segue il percorso delle piste da sci e si sviluppa su un sentiero ampio e ben battuto, percorribile anche con i fuori strada. Solo l’ultimo tratto (sentiero n.441) si fa più stretto, ma resta di facile percorrenza.
Tempo di percorrenza dalla base: 30/40 minuti.
Le baracche della Prima Guerra Mondiale, recentemente ristrutturate dal proprietario del Rifugio Col Gallina (a cui va tutta la mia gratitudine per il prezioso lavoro svolto), si trovano sulla destra, verso il Col di Lana. Sono un po’ nascoste alla vista, ma comunque facili da individuare.
Attorno a loro si sviluppano i resti delle trincee.
Fa impressione pensare a quante persone sono morte su queste cime, impegnate per mesi e mesi a combattere contro “il nemico” e le avverse condizioni meteo che, soprattutto in inverno, si abbattono su queste cime…
Prenditi un attimo per ripensare alla storia che è stata scritta su queste cime, fai un bel respiro e preparati ad affrontare il tratto più impegnativo del percorso.
In vetta al Croda Negra
Il sentiero prosegue lungo la cresta della montagna. Non è particolarmente impegnativo, io l’ho affrontato al terzo mese di gravidanza e con mio nipote 12enne al seguito, ma ci sono dei passaggi un po’ ostici e difficoltosi, in cui è necessario aiutarsi con le mani per arrampicarsi e fare ben forza sulle gambe.
Per superarli servono calma, occhio attento e un po’ di esperienza (e per fortuna al mio compagno quella non manca dopo 30 anni negli scout).
Per questo, se non sei un camminatore esperto, ti invito ad evitare questo tratto di sentiero, tornando verso valle e imboccando i percorsi che portano direttamente al Lago di Limides: non correrai rischi e trascorrerai comunque una splendida giornata.
Arrivato in cima al Croda Negra non troverai rifugi ad attenderti, ma un panorama mozzafiato a 360° sulle Dolomiti che ti lascerà senza parole!
Portati dunque il pranzo al sacco e una buona scorta d’acqua, goditi il picnic e riempiti gli occhi della bellezza che queste montagne regalano.
Mi raccomando, però: i rifiuti tornano a valle con te, niente scherzi!
Sentiero n.442. Tempo di percorrenza di questo tratto: 1 ora ca.
Il sentiero verso il Lago di Limides
Il tratto di sentiero che dalla vetta del Croda Negra porta al Lago di Limides è sicuramente meno impegnativo rispetto a quello affrontato per salire, ma bisogna comunque prestare attenzione a dove si mettono i piedi perché è stretto, ripido e in alcuni tratti scivoloso. Qui le bacchette possono rappresentare un valido aiuto. (sentiero 442 + 441)
Man mano che si scende, il sentiero si fa più dolce e largo; nei pressi del lago, poi, la pietra dolomitica lascia spazio al terreno boscoso, che agevola il cammino.
Come le vette circostanti, anche il Lago di Limides ti lascerà senza parole: nelle sue limpide acque si riflettono le cime e gli alberi che lo circondano e tu sentirai un sentimento di pace e tranquillità prendere il sopravvento su tutto, anche il pizzico di adrenalina che potrebbe averti invaso salendo al Croda Negra.
Prenditi del tempo per godere di questa meraviglia della natura, io ne ho approfittato anche per mettere i piedi a mollo ed è stata una gelida e bellissima esperienza, poi riprendi il cammino e fai ritorno al Rifugio Col Gallina, dove potrai goderti una merenda ristoratrice super meritata. (sentiero 419)
Tempo di percorrenza totale: 1h 30 minuti ca.
Cerchi un posto per dormire? Io quando sono in zona soggiorno principalmente all’Appartamento La Viola di Corvara in Badia. Qui però puoi trovi anche altre soluzioni.*
Cose da ricordare prima di affrontare il trekking al Croda Negra
Come sempre quando si va in montagna e come già ricordato sopra, prima di affrontare un trekking è importante assicurarsi di avere con sé la giusta attrezzatura e essere onesti con sé stessi in merito alle proprie condizioni di salute.
La montagna regala tantissimo, ma basta un nulla per farsi male o peggio. Quindi sii prudente e non mettere in difficoltà te e gli altri (eventuali soccorritori compresi).
Perché fare il trekking alle baracche della Prima Guerra Mondiale fino alla vetta del Croda Negra e al lago di Limides
Dirti perché dovresti percorrere questo sentiero è molto semplice, lungo questo percorso di trekking potrai immergerti nella natura, godendo di panorami mozzafiato e facendo un vero tuffo nella storia del nostro Paese.
Serve altro? 😉
Raccontami nei commenti se hai mai affrontato questo sentiero e torna presto a trovarmi per scoprire nuovi trekking.
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