Un romanzo capace di toccare le corde dell’anima, un romanzo che potrebbe tranquillamente essere una storia vera.
La storia di una famiglia ebrea polacca vittima delle persecuzioni razziali; la storia di Ben che non si arrende a lasciare che il suo “fratello” aguzzino nazista, riconosciuto per caso in TV, resti in libertà e sia acclamato dalla città come un benefattore.
Ben inizia la sua battaglia per avere giustizia da solo, ma ben presto a combattere con lui per la verità si schierano Catherine, avvocatessa, e Liam, investigatore privato.
Inizialmente Cat è scettica, quasi non crede alla storia di Ben. Ma con il tempo, ascoltando il racconto dell’anziano uomo, si convince a sostenerlo, a lottare con e per lui. Perché davanti a certi orrori della storia non ci si può voltare dall’altra parte, bisogna impedire che accadano di nuovo e “nigdy sie nie poddamy” (non arrendersi mai!)
Confesso che le prime pagine del libro mi sono sembrate un po’ “lente”, poi è andata a finire che per tre notti consecutive ho letto fino alle 3 del mattino tanto mi aveva presa. E non vi nascondo che in alcuni momenti faticavo a vedere le pagine dalle lacrime che mi riempivano gli occhi (certi orrori e certe crudeltà non li capirò e accetterò mai!).
Romanzo davvero accurato e ben scritto.
📚 Volevo solo averti accanto
(anche se preferisco il titolo originale “Once We Were Brothers”, lo trovo più preciso)
✒️ Ronald H. Balson
🔖 Garzanti
Dopo un’assidua e intensa lettura che mi ha coinvolto dalla prima all’ultima pagina, con piacere commento questo testo che propone una storia avvincente, originale. I due protagonisti che diventano l’uno indispensabile per l’altra e viceversa; la loro tenacia che li porta a rivelare la vera identità di un personaggio insospettabile. E la ricostruzione della tragedia vissuta in Polonia nel cupo periodo dell’occupazione nazista s’è rivelata dettagliata e incalzante. Davvero un capolavoro!
Sono davvero felice che questo libro ti sia piaciuto, Massimo.
Personalmente sono rimasta molto colpita da questa storia, per certi versi mi è “entrato dentro”.
E sono felice se anche altre persone la apprezzano.