Marocco: una notte nel deserto

Tra dune e stelle

Il finestrino del fuoristrada è abbassato e il vento mi scompiglia i capelli. Abbiamo lasciato il pullman da qualche minuto e ci addentriamo sempre più nell’area desertica. Attorno a noi la sabbia si fa sempre più presente e il paesaggio cambia di continuo.

Siamo in Marocco già da qualche giorno e questa notte dormiremo in un campo tendato nel deserto, un’esperienza che sogno di vivere da anni.
Gli amici mi hanno dato tanti consigli su come affrontarla al meglio, ma per me ora vige un’unica regola: farmi guidare dall’istinto e lasciarmi andare alle emozioni che questa avventura vorrà donarmi.

Non so quanto tempo sia passato da quando abbiamo lasciato la strada principale, ma i pensieri stanno già volando lontano; ora vedo davanti a me una fila di dromedari pronti a trasportarci sulle dune.
Attorno a noi solo sabbia a perdita d’occhio.


Issarsi su questi bellissimi ma, diciamocelo, un po’ puzzolenti animali non è molto difficile, anche se continuo a guardare le loro gambette smilze e chiedermi come fanno ogni volta a reggere il peso di noi umani. 

Il tempo per questi pensieri animalisti termina presto, la carovana è partita e io inizio a guardarmi attorno come fossi una bambina al lunapark: solo che qui non ci sono giostre, non c’è musica, ma solo l’immensità della natura a cui fanno da colonna sonora le nostre voci, le nostre risate e le nostre espressioni sorprese.

Abbiamo scollinato diverse dune e le nostre guide ci fanno fermare: è il momento di sedersi sulla sabbia per ammirare, tra uno scatto e l’altro, il tramonto. 

Per chi, come me, è abituato a vivere in città, vedere una così ampia distesa di “nulla” fa un po’ impressione, ma sento crescere dentro di me un’incredibile sensazione di pace.

Il sole inizia a calare e ognuno di noi sceglie come godersi al meglio questo momento: mi prendo un attimo tutto per me, voglio imprimere negli occhi e nel cuore tutte le emozioni che mi invadono. Senza quasi che me ne accorga, il sole è calato ed è il momento di tornare alla base.

Da qui raggiungiamo il campo tendato in cui dormiremo: ammetto che non mi aspettavo di trovarmi davanti delle vere e proprie camere d’hotel in mezzo al deserto. Mi spiego meglio: ad attenderci ci sono sì delle tende, ma sono dotate di tutto il necessario per trascorrere la notte in maniera più che confortevole.

La cena tradizionale viene servita nella struttura principale e subito dopo ci ritroviamo a chiacchierare attorno al fuoco, sotto il cielo stellato.
Qui i cellulari non prendono. Ed è bellissimo così.

Quando il gruppo si scioglie per andare a dormire, io rimango un po’ da sola a rimirar le stelle. Non so quando mi ricapiterà di vedere un cielo così e voglio godermelo il più possibile, sognando ad occhi aperti. 

La notte è molto più calda del previsto; giuro che se mi viene in mente chi è stato a dirmi: “Mi raccomando, per la notte nel deserto portati abbigliamento da sci perché si gela” lo strozzo! Sono morta dal caldo!

Ora non so se è stato un puro caso o meno, ma il mio consiglio è: ok abbigliamento pesante, ma portatevi anche qualcosa di più leggero così da non soffocare. Anche perché, come potrete facilmente immaginare, nelle tende chiuse non c’è molto ricircolo d’aria.

Detto questo, ecco un consiglio ancora più importante: se vi trovate a trascorrere una notte nel deserto, non fate i pigri e alzatevi prima dell’alba per andare a godervela dalle dune.
Perché se il tramonto è affascinante, l’alba lo è ancor di più.

È l’inizio di un nuovo giorno, che attende solo voi per essere vissuto appieno e per regalarvi mille emozioni sempre nuove.

Località: Merzouga, Marocco
c.a. 4h di volo dall’Italia + qualche ora di auto/autobus

Data viaggio: aprile 2019

Con chi ho viaggiato: per la sesta volta sono partita con un gruppo di sconosciuti che, con il passare dei giorni, sono diventati ottimi compagni di viaggio e amici.

Chi può affrontare questo viaggio: il tour del Marocco lo può affrontare chiunque riesca a muoversi senza difficoltà. Lo possono fare anche i bambini, ma secondo me è meglio che abbiano più di 10/12 anni, altrimenti rischia di diventare un po’ faticoso (per tutti).

Dove mangiare e dove dormire: noi abbiamo soggiornato al Erfoud al Bivouacs La Belle Etoile di Merzouga. È raggiungibile con fuoristrada 4×4 e naturalmente prevede anche il servizio ristorazione.

Cosa vedere nei dintorni: naturalmente inserirei la notte nel deserto in un tour dell’intero Paese. Marrakech non potete assolutamente perdervela, ma anche Casablanca, Fes, Rabat e Ouarzazate meritano una visita.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *