Villa Reale di Monza – Lombardia: tre cose che non sai di lei!

Le innovazioni che resero unica la Reggia

Dici Monza e tutti pensano subito all’Autodromo. Ma il capoluogo brianzolo non è solo quello, anzi.
Qui si trova la Villa Reale progettata dal Piermarini, qui visse la Monaca di Monza manzoniana e qui la regina Teodolinda fece costruire il Duomo che custodisce, ancora oggi, la Corona Ferrea. 

Oggi voglio concentrarmi sulla Villa Reale e svelarvi tre particolarità che la riguardano e che, forse, non sapete.

La storia

La Reggia, come detto, fu realizzata su progetto dell’imperial regio architetto Giuseppe Piermarini: la costruzione avvenne per volere dell’imperatrice Maria Teresa d’Austria e di suo figlio l’arciduca Ferdinando d’Asburgo, Governatore Generale della Lombardia austriaca, tra il 1777 e il 1780.

Con il passare degli anni, la Villa passò dalle mani degli austriaci a quelle dei francesi, per tornare poi in possesso della casa d’Austria fino a quando il Lombardo-Veneto venne annesso allo Stato del Piemonte.

Con l’Unità d’Italia, la villa e il parco furono donati dal Parlamento al re Vittorio Emanuele II (1862) che, a sua volta, li cedette al figlio primogenito e principe ereditario Umberto, in occasione delle nozze con la cugina Margherita di Savoia.

Nel 1878 Umberto salì al trono e fece di Monza la residenza estiva della corte. Ebbe così inizio un periodo d’oro per la Reggia, fatto di ammodernamenti e nuovi arredi.

L’uccisione del re per mano dell’anarchico Gaetano Bresci il 29 luglio 1900, però, pose fine a tutto questo. La Villa venne chiusa e per anni regnò l’abbandono.

Solo ultimamente parte della Reggia è stata restaurata, riarredata e riaperta al pubblico, e merita sicuramente di essere visitata. Anche per scoprire le tre caratteristiche che la rendono davvero unica.

Tre chicche che forse non conosci…

Quando Umberto I fece della Villa la sua residenza privilegiata, chiamò a corte l’architetto Achille Majnoni d’Intignano per ornarla, restaurarla e migliorarla secondo il gusto dell’epoca.
Fu così che nella Villa vennero introdotte importanti innovazioni: 

  1. Come si può notare, osservando le vasche da bagno negli appartamenti del re e della regina, la Villa venne dotata di acqua corrente sia calda che fredda, all’epoca questo era un vero e proprio privilegio, considerando il fatto che il popolo a fatica aveva a disposizione veri e propri bagni.
  1. Ammirando i bellissimi pavimenti lignei, noterete che in alcuni punti sono presenti delle griglie in ferro decorate. Si trovano in corrispondenza dei bocchettoni d’uscita dell’aria calda. In quell’epoca, infatti, la Villa venne dotata di un impianto di riscaldamento a pavimento
  1. La Villa Reale fu il primo edificio privato in Italia, e a quanto pare anche nel mondo, ad essere illuminato con l’elettricità; c’erano persino un ascensore che collegava gli appartamenti della regina a quelli del figlio e la linea telefonica.

Incredibile vero? Conoscevate queste particolarità della Reggia?

E non è tutto, perché ho ancora un’ultima chicca da svelarvi su questo meraviglioso Palazzo.

L’armadio del Re

Quando visitate gli appartamenti del re, date una sbirciatina dentro gli armadi: ce n’è uno che nasconde una scala “segreta”. Era quella che il re utilizzava per lasciare la Villa e raggiungere la Duchessa Eugenia Litta, la sua storica amante, senza dare troppo nell’occhio.

Villa Reale di Monza – L’armadio segreto del Re

Località: Villa Reale di Monza
18 km da Milano
42 km da Como/Lecco
43 km da Bergamo

Data viaggio: sono nata e cresciuta a Monza. Amo la mia città al punto da averle dedicato la mia tesi di laurea.

Dove mangiare: ho selezionato per voi quattro ristoranti che trovate qui “Dove mangiare a Monza”

Dove dormire: a Monza ci sono diverse soluzioni interessanti: Hotel de la Ville, Hotel Royal Falcone, Helios Hotel, B&B Hotel Milano Monza, Nine Hotel…
Altrimenti potete dormire a Milano, in venti minuti sarete in città.

Cosa vedere nei dintorni: qui troverete le cinque cose assolutamente da non perdere a Monza. E se la mia città non dovesse bastarvi, sappiate che in poco tempo potrete raggiungere Milano, Montevecchia, Lecco, Como…

Note: adoro parlare e promuovere la mia città, se avete bisogno di dritte non esitate a scrivermi.

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