Alta Badia per famiglie – Trentino Alto Adige

Cinque passeggiate adatte a tutti

Ogni volta che arrivo in cima al Passo Gardena e ammiro dall’alto la Val Badia, ho un tuffo al cuore. Fin da quando son nata, ho trascorso qui la maggior parte delle mie vacanze e tornarci è sempre una grande emozione. 

Certo, negli anni la Valle è molto cambiata: ogni paese si è ingrandito, perdendo forse un po’ del suo antico fascino, ma per me questo luogo vuol dire “casa”. In ogni angolo di Corvara è racchiuso un ricordo della mia infanzia, ogni sentiero risveglia in me mille emozioni.

Emozioni che oggi voglio cercare di trasmettervi, suggerendovi cinque passeggiate adatte a tutta la famiglia.

1. Da La Villa al Lago di Sompunt e al Parco Cervi: facilissima
Perfetta per le famiglie con bimbi piccoli, che adoreranno gli animali presenti. Percorribile anche con passeggini adatti

Iniziamo con una passeggiata semplicissima che porterà i vostri piccoli a poter vedere da vicino diversi animali. 

Dalla chiesa di La Villa, seguite le indicazioni per il sentiero n.10 in direzione Lech de Sompunt: in una trentina di minuti arriverete al bellissimo laghetto sempre pieno di trote. Prendetevi del tempo per fare il giro completo del lago (tranquilli, ci vuole poco ?): potrete così mostrare ai vostri bambini diversi pesci e provare a scovare con loro qualche cespuglio ancora pieno di mirtilli. 

Riprendendo il cammino, in una quindicina di minuti raggiungerete il rifugio Paraciora, accanto al quale si trova il parco cervi: indovinate quali animali potranno ammirare i vostri bambini? ?
Oltre ai tanti Bambi, qui si trovano anche conigli, caprette e asinelli.

Sia il lago sia il Parco cervi sono raggiungibili anche in macchina, ma il mio consiglio è quello di farvi questa semplice sgambettata. In entrambi i luoghi potrete pranzare presso i rifugi o al sacco.

2. Da Corvara alle Cascate del Pisciadù: facile
Adatta a tutta la famiglia, anche con passeggini da montagna

Quando ero piccola, lungo questa passeggiata si trovava la casetta degli gnomi da cui partivano sempre gli “assalti a suon di pigne” di noi piccoli ai danni degli adulti. Ho perso il conto delle battaglie che si sono consumate in questo bosco ?

Ora purtroppo la casetta degli gnomi non c’è più, portata via da una frana qualche anno fa. Ma la passeggiata che la vedeva per protagonista, dopo poche centinaia di metri dalla partenza, è ancora lì. E percorrendola fino alla fine si arriva ai piedi di bellissime cascate. Ma andiamo con ordine.

Da lago biotopo di Corvara, seguite le indicazioni per il sentiero che porta a Colfosco. Lungo il percorso si trova il parco avventura che prevede 5 percorsi in sospensione per ogni livello d’impegno.

Proseguendo lungo il sentiero, si passa poi dal parco giochi di Colfosco. Anche qui i vostri bambini potrebbero voler sostare per un po’ perché ci sono davvero tante attività da poter fare.

Continuando a camminare, pian piano si arriva invece alla base delle cascate che scendono dal Pisciadù: un vero spettacolo della natura!

Qui potete decidere se risalire la montagna per osservarle più da vicino o se sostare sul prato ai loro piedi per godervi un pic-nic, una partita a carte o quel che vi ispira di più.

In totale il percorso, andando con molta calma, dura circa 1h 15/30m ed è percorribile anche con i passeggini, a patto che siano quelli un po’ robusti.

3. Da Badia al Rifugio Tre Croci e alle Grotte della neve: facile
Adatta a tutta la famiglia, se volete arrivare alle grotte lasciate a casa i passeggini

Questa passeggiata è sempre stata un must per la mia famiglia, anche se devo ammettere che l’ultimo step l’ho raggiunto solo lo scorso anno quando Roberto, un amico dell’Azienda di promozione turistica, mi ha fatto scoprire le Grotte della neve. 

Ma facciamo un passo per volta e partiamo da Badia: vi consiglio vivamente di affrontare la prima parte del percorso in seggiovia (parte proprio dal centro del paese). Arrivati a 1.840 metri, trovate ad attendervi il Summer Park, un vero paradiso per far vivere ai vostri bambini mille diverse avventure. 

Una volta che sarete riusciti a staccarli da lì, iniziate il cammino lungo la Via Crucis che porta al rifugio Tre Croci. La durata del cammino varia in base al passo: possono volerci 40 minuti come 1h e 30m, ma vi garantisco che è fattibilissima anche con i passeggini a patto che siano rinforzati.
Personalmente suggerisco di lasciarli a casa e preferire l’uso degli zaini per portare i più piccoli, così da poter raggiungere anche le grotte. 

Eh sì perché dopo una buona pausa “seconda colazione” presso il rifugio (non vorrete perdervi una buona fetta di strudel?! ?), si prosegue lungo il sentiero 15b e si raggiungono le Grotte della neve.

Vi confesso che quando le ho viste sono rimasta stupita: non sono grandissime, ma sono davvero particolari e da vedere!

Da lì potete poi decidere se tornare da dove siete venuti o se scendere lungo il sentiero 15a verso la Ütia Ranch da André. Vi suggerisco caldamente la seconda soluzione, così vi ritroverete a passeggiare in mezzo a boschi e vallate verdeggianti che vi regaleranno scorci davvero unici.

Dopo un ottimo pranzo da André, proseguite ancora fino ad arrivare al punto di partenza della seggiovia. 

Dirvi quanto tempo occorre per percorrere tutto il giro mi è un po’ difficile, molto dipende dal passo e da quante foto avete intenzione di scattare. Posso però dirvi che in totale si percorrono circa 15/17 km.

4. L’altopiano del Pralongia: facile e la lunghezza del percorso la decidete voi
Adatta a tutta la famiglia, anche con passeggini adatti.

Questa è indubbiamente la camminata che più amo di tutta l’Alta Badia perché per me vuol dire “famiglia”.
Se il rifugio Tre Croci era un must di ogni estate, questo giro lo era ancor di più; la tappa al Rifugio Pralongià e alla cappellina lì accanto, infatti, non poteva mai mancare. E ancora oggi è così.

Il bello di questa passeggiata è che potete iniziarla e finirla dove volete, il tutto senza perdervi lo spettacolo del panorama che solo le Dolomiti sanno regalare.

Io oggi vi racconto il giro che ho fatto lo scorso anno, ma voi potete davvero scegliere quanto camminare in base alle vostre forze e alla vostra voglia.

Partiamo?

Noi abbiamo preso la funivia che da La Villa porta al Piz la Ila: qui si trova la prima delle diverse “Movimënt Area” dislocate su tutto l’altopiano del Pralongià. Le attività da poter fare con i vostri bambini sono davvero tantissime: laghetti con giochi d’acqua, una caverna dedicata all’orso, il percorso delle api, geocaching e chi più ne ha più ne metta. Ci sono persino i percorsi Kneipp e di riflessologia plantare: anche se credo che questi sarebbe meglio farli a fine passeggiata ?

Quando finalmente riuscirete a staccare dall’area attività i vostri bimbi, potrete iniziare a camminare. Noi siamo passati dai rifugi La Fraina, I Tablà, Arlara, Bioch, fino a raggiungere il Pralongià, dove abbiamo sostato per il pranzo.

Da lì abbiamo poi raggiunto i rifugi Las Vegas e Piz Sorega, per poi rientrare a La Villa percorrendo i sentieri 21b, 21, 4 e 4a. Totale: una ventina di chilometri percorsi, gambe un po’ tremolanti ma tantissima soddisfazione.

Vi sembra un percorso lunghissimo e non sapete come fare per incentivare i vostri figli a camminare? Tranquilli, il taccuino di marcia dell’Alta Badia è pronto per aiutarvi. Scoprite di più nelle note al termine di questo articolo ?.

5. Da Corvara al Rifugio Boè e pranzo con vista: lunga ma facile
Adatta a tutta la famiglia, no passeggini

Noi abbiamo iniziato questa camminata da La Villa, ma per praticità e lunghezza suggerisco di partire direttamente dalla funivia Boè di Corvara (se volete fare esattamente il nostro stesso percorso, aggiungete un’ora di cammino piuttosto in piano e nel bosco).

Inutile che vi dica che una volta arrivati in quota, 2.224 metri, rimarrete a bocca aperta ad ammirare il panorama per almeno mezz’ora.

Una volta ripreso fiato, imboccate il sentiero 638 in direzione Malga Munt Planfistí. Il percorso è davvero semplice: strada sterrata e carrabile (solo con apposito permesso), tutta in discesa. Suggerisco l’uso delle racchette così da non gravare troppo sulle ginocchia.

Arrivati alla malga preparatevi a gustare un meraviglioso pranzetto: per farlo potrete dover attendere un po’, ma vi garantisco che ne vale assolutamente la pena (se non ci credete, guardate le foto nella sezione “dove mangiare” a fine articolo ?). Se siete in due o tre chiedete di poter avere un tavolino vista Pralongià/Sasso Croce, vi garantisco che vi ricorderete a lungo quel pranzo.

Una volta sazi, riprendete il cammino e scendete fino alla Ütia La Tambra e Passo Campologo. 

Qui potrete scegliere se rientrare a Corvara in autobus o se inoltrarvi nel bosco e seguire i sentieri 26a e 26 fino Planac, per poi passare dal rifugio Boconara, dove troverete ad attendervi dei simpatici asinelli, e arrivare infine all’antica chiesina di Corvara.

Il giro completo con partenza da La Villa è di circa 20 km, ma anche in questo caso il percorso è modulabile in base alle vostre forze.

Per oggi è tutto: fatemi sapere se avete già affrontato uno di questi percorsi o se lo farete dopo aver letto questo articolo. Sono curiosa di sapere se anche a voi l’Alta Badia piace quanto piace a me!

E se vi siete persi il mio racconto live di alcune queste passeggiate, potete ritrovare tutto qui.

Località: Alta Badia (BZ) – Trentino Alto Adige
63 km da Bolzano
292 km da Verona
335 km da Milano
342 km da Bologna

Data viaggio: quasi tutte le estati della mia vita

Con chi ho viaggiato: con la mia famiglia e con gli amici

Dove mangiare: è difficile trovare un rifugio in Alta Badia in cui si mangi male.
Personalmente vi suggerisco:
– Ütia Ranch da André (itinerario n.3): una piacevolissima sorpresa.
Buon cibo e prezzi nella media: noi abbiamo preso le Turtles, ovvero sfoglie fritte di impasto di farina di segale farcite con ricotta e spinaci, pasta con ragù di cervo e uova con patate e speck.

 – Malga Munt Planfisti (itinerario n.5): noi ci siamo finiti quasi per caso e non potevamo essere più fortunati.
Tavolino con vista per due (si tratta del piano sopra la staccionata del balcone, è largo e quindi adattato a tavolino), ogni piatto merita un 10+.
Abbiamo preso un tagliere misto di affettati e formaggi che sarebbe bastato per 4 (strepitoso!), canederli alla barbabietola, polenta e spezzatino e un’ottima torta. Prezzi nella media e ci sentiamo di dire ottimo rapporto qualità-prezzo (in altri rifugi abbiamo speso la stessa cifra ma non abbiamo mangiato così bene).

Dove dormire: potete scegliere tra appartamenti, garnì e hotel
– appartamento c/o “La Viola” di Corvara: ci ho soggiornato per tutta l’infanzia. Grande, pulito e ben curato. Situato proprio alla fine del paese, sotto il Sassongher, offre una meravigliosa vista sulle montagne e sulla cittadina.
– Hotel:
“Ladinia” di La Villa: situato lungo la strada che congiunge tutti i paesi della Valle, ha camere ampie e pulite, un bel centro benessere/relax e offre un buon servizio di ristorazione. Personalmente ho sempre soggiornato in camere con vista sul retro, meno illuminate ma sicuramente più tranquille. La fermata dell’autobus è proprio sotto l’hotel, e questo è sicuramente un plus. Praticamente si può evitare di muovere l’auto per tutto il tempo del soggiorno. (ref. 2015 + 2020)


“Centrale” di Colfosco: situato lungo la strada che da Colfosco scende verso Corvara, ha camere ampie e pulite e un buon servizio ristorazione. Una particolare nota di merito per i dolci: l’hotel è anche pasticceria… e si sente! Anche qui la fermata dell’autobus è a pochi passi dall’hotel, dettaglio da non sottovalutare. (ref. 2014)

Cosa vedere nei dintorni: A breve vi segnalerò tante passeggiate adatte ai più esperti. Un’esperienza da non perdere è sicuramente la camminata in notturna per ammirare il sole sorgere sulle Dolomiti, guardate qui.

Suggerimenti: appena arrivati in Valle, andate all’Azienda di promozione turistica e chiedete il taccuino di marcia (costo 5€ c.a.). Si tratta di una sorta di bloc-notes dove potrete apporre i timbri dei vari rifugi raggiunti. Ogni timbro vi permetterà di accumulare punti utili per la conquista dei distintivi d’argento e d’oro dell’Alta Badia. Un ottimo stimolo per grandi e piccini per raggiungere sempre nuove mete.

Regole da non dimenticare mai quando si va in montagna:

  • Si cammina solo ed esclusivamente con scarpe adatte allo scopo, niente sandali o scarpe con suola liscia.
  • Si usano zaini comodi, che non vi limitino nei movimenti
  • I rifiuti si portano sempre a valle: la natura è un dono e dobbiamo averne cura
  • Si fanno camminate che sappiamo essere alla nostra portata: purtroppo basta poco per farsi male e non ne vale la pena.
  • Nello zaino non devono mai mancare: giacca impermeabile, copri zaino, calze e maglia di cambio, mappa della zona, telo per stendersi al sole, occhiali da sole, borraccia con scorta d’acqua
  • Personalmente consiglio di portare anche: bastoncini (facilitano la camminata), carte da gioco, macchina fotografica, un buon libro, telefono con power bank di emergenza (quando la linea non prende la batteria tende a scaricarsi rapidamente), una tavoletta di cioccolato.

Scoprite di più in questo video.

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