Bologna – Emilia Romagna

La Dotta, la Rossa, la Grassa: cosa vedere in 24 ore

Bologna: considerata troppo spesso mera terra di passaggio, è in realtà un piccolo gioiello tutto da scoprire. 

Le sue torri, le sue chiese e le sue piazze sorprendono il visitatore e lo conquistano. 

E se non dovessero bastare, Bologna cala l’asso vincente a tavola: chi è in grado di resistere al fascino di un bel piatto di tortellini alzi la mano. 

E ancora: qui è nato e cresciuto Lucio Dalla, che tra le piazze e i vicoli della città ha scritto le sue canzoni più belle. Alcune gliele ha anche dedicate. 

Quindi che volete che vi dica se non “correte a visitarla!”? 

Noi l’abbiamo fatto e vi raccontiamo quelle che riteniamo siano le cose assolutamente da non perdere, soprattutto se si hanno a disposizione solo 24 ore o poco più.  

1. Piazza Maggiore

Conosciuta ai più come la “Piazza Grande” cantata da Lucio Dalla, è il centro della vita civile e religiosa di Bologna. A fare da cornice alla Piazza sono la Chiesa di San Petronio, il palazzo del Podestà, il palazzo Comunale e il palazzo dei Notai. 

Confesso che guardandola sono rimasta un po’ sorpresa perché ci sono più piazze ravvicinate e al primo impatto non si capisce bene dove finisca una e inizi l’altra. Di certo tutto l’insieme è davvero un bel vedere. 

2. Basilica di San Petronio

È la chiesa più importante e imponente della città ed è un illustre esempio del gotico italiano. I lavori per la sua realizzazione sono iniziati nel 1390 e si sono conclusi nel 1659.

L’ingresso alla chiesa è gratuito, fatta eccezione per la Cappella Bolognini affrescata con il Viaggio dei Re Magi, scene della Vita di San Petronio, il giudizio universale con il Paradiso e l’Inferno con una straordinaria e gigantesca figura di Lucifero e la rappresentazione del profeta Maometto accanto alla testa del diavolo. E proprio il posizionamento di Maometto, oltre alla sua rappresentazione senza veli, negli ultimi anni ha creato diverse frizioni con le popolazioni di fede mussulmana, tanto da richiedere il presidio continuo delle Forze Armate agli ingressi della chiesa.

Torniamo a passeggiare per la cattedrale, non potrete non notare la Meridiana costruita dal Cassini per dimostrare che era la Terra a girare intorno al Sole, e non viceversa com’era credenza del tempo. Si trova nella navata di sinistra, proprio davanti alla Cappella Bolognini, e raggiunge la facciata. 

Per chi lo desidera, dalla sinistra del presbiterio è possibile accedere a un piccolo Museo. Grazie a un ascensore, poi, si può raggiungere la terrazza panoramica e godere di una meravigliosa vista sulla città da 54 metri d’altezza.

3. Piazza del Nettuno

Si apre fra l’ala destra del palazzo del Comune e il palazzo di Re Enzo e ospita la splendida Fontana del Nettuno, detta anche “del Gigante”.

È considerata una delle più belle fontane del cinquecento, ha sulla sommità la statua in bronzo del Nettuno col tridente in atto di placare le onde, putti con delfini e, in basso, quattro sirene.

È splendida da qualsiasi lato la si guardi; di fronte la potrete ammirare con il bellissimo Palazzo di Re Enzo sullo sfondo: di spalle, e con le luci della sera, potrete anche divertirvi ad immortalare l’ombra di Nettuno sul palazzo Comunale.

4. Piazza Santo Stefano e il complesso delle Sette Chiese

L’abbiamo scoperta alla fine del nostro weekend nel capoluogo emiliano e siamo rimaste senza fiato. 

Sulla splendida piazzetta triangolare, che nel primo weekend del mese si anima con il mercatino dell’antiquariato, si affaccia il complesso di edifici sacri medievali intitolati al protomartire Santo Stefano. 

Tre si scorgono direttamente dalla piazza principale: a destra la Chiesa del Crocifisso, a sinistra la Chiesa di San Vitale e Sant’Agricola e al centro la Chiesa del Santo Sepolcro o Calvario da cui si accede al Cortile di Pilato e, dal portico in fondo, alla Chiesa della Trinità. Dalla loggia del chiostro si entra poi nel piccolo Museo di Santo Stefano. 

Sembra che il progetto originario del complesso risalga al V secolo quando il vescovo Petronio, dopo un viaggio in Terra Santa, volle riprodurre nel capoluogo emiliano i luoghi sacri di Gerusalemme. 

5. Torre degli Asinelli e Torre della Garisenda

Delle tante torri presenti in città, sono indubbiamente le più note.

Delle due, l’unica visitabile è quella degli Asinelli: per raggiungere la cima dei suoi 97,20 metri, bisogna affrontare 498 gradini. Ci vuole un po’ di impegno per salirli tutti, ma ne vale la pena. Dalla cima si gode infatti una splendida vista di tutta la città.

6. L’Archiginnasio

Individuarlo non è semplicissimo, ma fidatevi se vi dico che non potete lasciare Bologna senza aver visto questo palazzo. 

Fin dall’ingresso si capisce subito di non essere in un luogo qualunque: l’Archiginnasio, infatti, fu voluto (1563) dal cardinale Carlo Borromeo. L’obiettivo era dare all’Università di Bologna, la più antica del mondo, un’unica, bellissima sede. Ad accogliere i visitatori è uno splendido portico con 30 arcate decorate da centinaia di stemmi e due logge ai piani superiori. 

L’ingresso al piano terra è gratuito, mentre per visitare la biblioteca, le due aule magne e il Teatro Anatomico occorre il biglietto (3€ a persona).

7. La casa di Lucio Dalla

Le parole della canzone “Futura” illuminano la via, la sagoma del cantautore realizzata con una rete e installata sulla parete che affaccia su Piazza dei Celestini permette di individuarla con precisione.

È questa la quarta ed ultima casa in cui il grande Lucio Dalla ha vissuto nella città di Bologna. Acquistata nel 1993, racchiude in sé la storia e le passioni dell’artista: dai quadri comprati e ricevuti in dono agli angeli che amava collezionare, insieme a paesaggi natalizi e presepi. 

Confesso che la camera da letto mi ha un po’ sorpresa: mobili antichi, stile austero e atmosfera d’altri tempi. Davvero inaspettata. La mia preferita è invece la “stanza Caruso”: qui si “nasconde” un altro ingresso alla casa e si può ammirare una splendida libreria con soppalco. Questo grande ambiente era ufficio, sala riunioni, sala da pranzo e ufficio amministrativo; ancora oggi in questo salone ha la sede Pressing Line, etichetta discografica fondata e presieduta dal cantautore.

La casa è visitabile solo partecipando alle visite guidate, da prenotare e pagare in anticipo (15€ a persona). Non si possono fare foto!

8. Statua di Lucio Dalla

Situata in piazza Cavour, nel bel mezzo del giardino pubblico, è la meta prediletta dei tanti fan del cantautore che qui possono sedersi accanto a lui per una foto ricordo.

9. Basilica di San Luca

Arrivando in città dall’autostrada, la si vede dominare la valle dall’alto del colle della Guardia.

La chiesa è legata al culto dell’immagine della Beata Vergine di S. Luca: arrivata in città alla fine del XIII secolo, l’icona della vergine custodita sull’altare maggiore è stata infatti realizzata su finissimo lino proprio dall’Evangelista.

Secondo la leggenda, l’icona bizantina è stata custodita per lungo tempo nella Basilica di Santa Sofia a Costantinopoli, salvo poi essere donata dai frati a un pellegrino-eremita con il compito di portarla sul colle della Guardia, che all’epoca non si sapeva esattamente dove fosse, così come indicava l’iscrizione sul retro della tela. Arrivato a Roma, il pellegrino incontra casualmente un senatore bolognese che, udita la storia, gli svela l’esatta posizione del colle e organizza l’arrivo dell’icona nella città di Bologna.
Una leggenda a mio modo di vedere davvero stupenda, che spiega l’attaccamento dei bolognesi a questa icona e alla basilica stessa. 

Per raggiungere San Luca dal centro storico, potete decidere di affrontare gli oltre quattro chilometri di portici che da Porta Saragozza conducono sino all’ingresso della chiesa, oppure salire a bordo del trenino che parte da Piazza Maggiore (10€ a persona con audioguida lungo il percorso. Per non perdere tempo, vi suggerisco di prenotarlo con anticipo). 

Una nota importante: i portici sono composti da 666 arcate e il numero non sarebbe casuale. Il percorso visto dall’alto, infatti, ricorda un serpente la cui testa viene schiacciata dalla Vergine rappresentata dalla Chiesa di San Luca. 

Oltre alla basilica potrete visitare anche la cripta (3€) e salire sulla cupola (5€) per ammirare la città dall’alto. Personalmente mi limiterei alla salita sulla cupola e preciso che la vista dall’alto è solo parziale.

10. Corsi d’acqua

Forse non tutti sanno che… Bologna è sempre stata una città d’acqua, ricca di canali proprio come Venezia.

Ora però quelli visibili sono proprio pochi. Se ne volete un assaggio recatevi in via Piella: qui potrete affacciarvi sul ponticello per uno sguardo d’insieme oppure, se volete godere dello scorcio più suggestivo sul Canale delle Moline, fare la coda per sbirciare dalla piccola finestrella sull’altro lato della strada. 

Lo so, vi ho fatto un elenco che a prima vista sembra infinito. Però fidatevi se vi dico che, camminando di buon passo, noi abbiamo visto tutto questo in poco più di 24 ore… Certo, non siamo salite su tutte le torri e non abbiamo avuto modo di visitare le sale dell’Archiginnasio (c’era troppa coda), ma possiamo dirci più che soddisfatte del nostro primo weekend in città.

Eh sì, perché di certo a Bologna ci torneremo.

Come vi dicevo all’inizio, è una città davvero tutta da scoprire. È come uno scrigno, una volta aperto si rivela al mondo in tutto il suo splendore.

Località: Bologna
109 km da Firenze
213 km da Milano

Data viaggio: 9 – 10 ottobre 2021

Con chi ho viaggiato: con mia zia

Chi può affrontare questo viaggio: viaggio adatto a tutti. Carrozzine e passeggini potrebbero però incontrare qualche difficoltà a causa del manto stradale (anche sotto i portici) non sempre regolare.

Dove mangiare: dei tre ristoranti che abbiamo provato nel corso del nostro weekend, mi sento di consigliarvi:
Polpette&Crescentine al Mercato delle Erbe: i loro tortellini in brodo sono davvero deliziosi e scaldano alla perfezione nelle fredde giornate invernali. Come secondo noi abbiamo scelto le polpette in crosta di chips con patate grosse fritte: molto buone le polpette, le patate invece sono migliorabili. Tempi di attesa un po’ lunghi, ma la cortesia del cameriere Nicola ha compensato. Spesa per due primi, un secondo, due bottiglie d’acqua e un caffè: 40€ per due persone. Voto: 8 1/2 (10+ ai ravioli)

– Tigelleria 051: visto il nome del locale, qui si punta tutto sulle tigelle. Quelle vegetariane ci hanno pienamente soddisfatto, lo gnocco fritto invece ci è sembrato un po’ troppo ricco d’olio. Anche qui tempi di attesa un po’ lunghi. Spesa per due porzioni di tigelle vegetariane, una di crescente e due bottiglie d’acqua: 24€ per due persone. Voto: 7

Dove dormire: abbiamo alloggiato presso l’Aemilia Hotel, poco fuori dal centro storico. La posizione è strategica e il parcheggio coperto è davvero un plus. Le camere sono spaziose e pulite, splendida la terrazza panoramica. La colazione è varia, tutti i gusti vengono accontentati; solo il servizio è un po’ lento. Un plauso al personale, cortese ed educato. Mi sento davvero di consigliarvi questa struttura. Spesa per camera standard per pernottamento e prima colazione: 140€ c.a.. Parcheggio: 15€ al giorno.

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