Guidare sulle strade tra Liguria ed Emilia: un’alternativa all’autostrada

Da Sestri Levante (GE) a Bobbio (PC) tra tornanti, Passi e splendidi Borghi

Siete in vacanza a Sestri Levante e volete tornare a casa (in Pianura Padana, tra Emilia o Lombardia) evitando la solita autostrada? Cercate qualcosa di diverso da fare in Liguria, magari in una giornata invernale?

Venite con me, vi porto sulla strada statale 586, dove gli amanti della guida si divertono parecchio e chi è in cerca di piccoli borghi non rimane deluso.

Com’è iniziata

Fabrizio Caramagna ha scritto “Ogni tanto fai una svolta sbagliata ed esci dal sentiero. Perditi in qualcosa che ami.” ed è proprio quel che ho deciso di fare oggi, perdermi in qualcosa che amo.

Ovvero guidare su belle strade.

Sono in Liguria e i tre giorni di vacanza a Sestri Levante che sono riuscita a concedermi sono volati via. Devo tornare a casa, ma non ho voglia di percorrere la solita, trafficatissima autostrada. E così mi viene in mente di quella volta in cui, dovendo fare il video di uno dei percorsi proposti da Quattroruote nel volume “QMaps”, mi ritrovai su un percorso tutto curve a cavallo tra Liguria ed Emilia.
Caso vuole che Sestri Levante sia proprio il punto di partenza ideale per percorrere questo itinerario.
E allora via, tutti a bordo.

La strada

Da Sestri Levante prendete la litoranea verso Lavagna e Chiavari. Superato il torrente Entella, tuffatevi nell’entroterra e preparatevi a guidare lungo splendide strade tortuose.

Si imbocca per prima la SS 225 della Val Fontanabuona, poi pian piano di sale e si prosegue lungo la SS 586 della Valle dell’Aveto (che in Emilia diventa strada provinciale) fino a raggiungere il Passo della Forcella per poi scendere verso Marsaglia.

Nelle giornate di sole, fuori dal finestrino si vedono scorrere suggestivi panorami; oggi, però, il tempo non è dei migliori e io vedo solo il cielo grigio, le nuvole basse e i tergicristalli andare al massimo.

Poco importa: ho il giusto sottofondo musicale – gli 883 lo sono sempre, non trovate? 🥰 – e la mia piccola Hyundai i10 se la viaggia bene anche in salita, nonostante abbia solo 66 CV.
Insieme ne abbiamo fatta di strada in questi otto anni, eppure questa ci mancava.
I chilometri passano, così come i tornanti, e in poco più di due ore vediamo apparire in lontananza (finalmente ha smesso di piovere e si intravede qualcosa fuori dal finestrino) il famoso ponte sul Trebbia di Bobbio.

Bobbio

Bobbio è uno dei Borghi più belli d’Italia ed è davvero una chicca.

Tra video prove di auto girate qui (scommetto che qualcuno vedendo la foto con la Hyundai i10 se ne farà anche venire in mente qualcuna! 😉) e gite di giornata con gli amici, ormai lo conosco piuttosto bene, eppure tra i suoi vicoli, i suoi negozietti e i suoi localini scovo sempre qualcosa di nuovo da vedere.
Questa volta tocca agli interni dell’Abbazia di San Colombano, la volta scorsa non visitabili per via di un matrimonio in corso.

Abbazia di San Colombano

L’Abbazia di San Colombano fu fondata nel 614 d.C. proprio da San Colombano, patrono dei motociclisti, e per tutto il Medioevo fu uno dei più importanti centri monastici d’Europa.
La Basilica così come la vediamo oggi fu costruita tra il 1456 ed il 1522. 

La chiesa è indubbiamente bella, ma a colpirmi di più sono state la cripta, al cui centro spicca il sarcofago del Santo, e il prezioso mosaico pavimentale di San Colombano (metà del XII secolo) antistante ad essa e riemerso miracolosamente durante lavori di ristrutturazione nel 1910. 

Interessante, vero?!

Cosa vedere assolutamente a Bobbio in un giorno

Se siete in visita a Bobbio direi quindi che l’Abbazia di San Colombano è assolutamente da vedere, così come non potete perdervi:

  • il porticato di Santa Fara
  • il Santuario della Madonna dell’Aiuto
  • Piazza Duomo
  • il castello Malaspina
    e naturalmente lui
  • il Ponte gobbo, detto anche Ponte del diavolo

Se poi vi piacciono le sfide (non troppo complicate 😉) dovete andare in cerca del giardino segreto

Per scoprire di cosa si tratta e conoscere le leggende legate al ponte, vi suggerisco questo mio altro blog post dedicato a Bobbio pubblicato qualche mese fa.

Ora invece risaliamo a bordo che altra strada ci attende.

Come proseguire il viaggio

Proseguendo lungo la strada che da Bobbio porta verso Piacenza, e le autostrade, potrete decidere se limitarvi a guidare (qui le strade sono meno divertenti ma comunque belle) o se andare alla scoperta di altri borghi e castelli come Rivalta, una vera chicca dove potrete anche gustarvi un buon pranzetto, Gropparello, Castell’Arquato e molti altri. D’altronde questa è la terra dei Castelli del Ducato di Parma e Piacenza. C’è solo l’imbarazzo della scelta.

Che ne dite, vi è piaciuta questa strada alternativa?

Strade alternative

Naturalmente questa strada si può percorrere anche in senso opposto, per raggiungere Sestri Levante e pranzare all’eccellente Osteria Mattana o con un bel trancio di focaccia seduti in contemplazione della Baia del Silenzio.

O ancora, da Marsaglia (poco dopo Bobbio) imboccate la strada statale 45: anche questa è piuttosto tortuosa, quindi piacerà agli amanti della guida, e vi porterà a raggiungere Torriglia e il Passo della Scoffera. Da lì potrete fare una breve deviazione per raggiungere Uscio, piccolo borgo noto per la produzione di orologi da torre. Da lì, percorrendo la s.s. 333 raggiungerete Recco e la vicina Camogli.

Qualsiasi strada decidiate di seguire, l’importante è ricordarsi sempre che anche il viaggio fa parte della vacanza e come tale bisogna goderselo al meglio. 

Il percorso

Da Sestri Levante (GE) a Bobbio (PC): 92 km, circa 2h di percorrenza

Con quale auto ho viaggiato

Hyundai i10 del 2014, la mia piccolina

Data viaggio

settembre 2022

Dove dormire a Sestri Levante

Noi abbiamo soggiornato presso l’Affittacamere Sole&Luna, situato a pochi passi dal centro storico di Sestri Levante e affacciato sulla Baia delle Favole.

La Signora Daniela, gentilissima e super disponibile sin dal primo contatto, ci ha accolti con uno splendido sorriso ed è sempre stata lieta di fornirci informazioni utili e soluzioni per tutte le esigenze. Le camere sono semplici, ma dotate di tutto il necessario. La nostra ospite, poi, ci ha allietato le giornate portandoci cappuccio e brioches fresche per colazione: poterla gustare sul terrazzino vista mare è una chicca che fa guadagnare punti alla struttura.
Accesso per persone disabili da verificare.

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