Belvedere Foradada, Torre del Bolo e Grotta di Nettuno: una giornata alla scoperta del Parco di Porto Conte – Sardegna

A due passi da Alghero, la magia della Sardegna in autunno

“Voglio andare ad Alghero…”.
Se anche voi, come Giuni Russo, volete andare a pochi km da Alghero ad immergervi nella natura, ho quello che fa al caso vostro. 
Oggi vi porto in Sardegna, tra terra, mare e grotte nascoste! Arriveremo al Belvedere Foradada, raggiungeremo Torre del Bolo, percorreremo tutta la Escala del Cabirol che porta alla Grotta di Nettuno, per arrivare infine alla spiaggia del Lazzaretto.
Siete pronti a viaggiare con me?

Questa volta facciamo insieme un salto indietro nel tempo, perché voglio raccontarvi questa escursione esattamente così come l’ho vissuta live… 
Si parte!

Se chiudo gli occhi sento ancora l’aria calda, fin troppo calda per essere fine ottobre, che mi sferza il viso. Rivedo le onde che si infrangono sulle rocce qualche metro sotto la strada. Sento le mie labbra schiudersi in un enorme sorriso per la felicità che sto provando seduta in sella allo scooter che mi porta a scoprire un’area della Sardegna che non avevo mai visitato prima…

Non pensavo che “il mare d’inverno” potesse regalare giornate così belle e ricche di emozioni, e invece…

Com’è iniziata: colazione, pranzo al sacco, noleggio scooter e via

Dopo esserci svegliati nella graziosa casetta presa in affitto ad Alghero e aver ammirato il sole splendere nell’azzurro cielo autunnale, io e il mio compagno di viaggio decidiamo di recuperare il pranzo al sacco da Milesi (in zona porto), noleggiare uno scooter e andare alla scoperta del Parco di Porto Conte.

Un’idea sui principali punti di interesse ce la siamo fatta leggendo le guide che i nostri ospiti ci hanno messo a disposizione in casa, ma preferiamo lasciarci guidare dall’istinto… 

La strada

Lasciata la città, imbocchiamo prima la SS127bis e poi la SP55, direzione Capo Caccia. Sono entrambe strade a una corsia per senso di marcia: si viaggia tra il verde della vegetazione e il blu del mare che fa sempre più capolino tra le fronde, fino a ritrovarsi a picco sulla scogliera con solo un’infinita distesa d’acqua davanti agli occhi.

Prima tappa: Belvedere Foradada

La prima sosta del nostro giro è al Belvedere la Foradada, punto d’osservazione che consente di ammirare l’isolotto La Foradada e il mare aperto da un lato, Baia delle Ninfe, Punta Giglio e Alghero dall’altro.

Qui c’è anche un punto in cui la costa sembra voler formare un cuore.
L’unica nota stonata, almeno per me, è l’enorme struttura di cemento situata in zona Maristella/Punta Giglio: la si vede chiara e nitida da chilometri di distanza e, sinceramente, mi domando chi abbia concesso i permessi per la realizzazione di una costruzione simile perché deturpa notevolmente il paesaggio…

Ma andiamo oltre, e torniamo alle meraviglie nascoste lungo l’itinerario che stiamo ripercorrendo insieme.

Seconda tappa: Torre del Bolo

Lasciato il Belvedere, ci dirigiamo verso l’ingresso delle Grotte di Nettuno per scoprire che i posti per la visita delle 12 sono tutti esauriti. Nessun problema: acquistiamo on line quelli per il turno delle 13 e decidiamo di sfruttare l’occasione per andare a vedere Torre del Bolo lì vicino.

L’inizio del sentiero che consente di raggiungerla non è molto agile e ci vuole un attimo di pazienza per individuarlo: si lascia poi lo scooter (o l’auto) lungo la strada, si scavalca il guardrail e si inizia a camminare. Il sentiero da percorrere è largo e per nulla impegnativo: in dieci minuti si raggiunge la meta e ci si può sedere all’ombra della torre per gustarsi il pranzo al sacco godendosi l’immensità del mare.

Terza tappa: Grotta di Nettuno

Risaliti in sella, torniamo al cancello d’accesso che porta alla scalinata che conduce alla Grotta di Nettuno.
Bisogna essere lì mezz’ora prima che inizi il turno di visita prenotato, perché, rullo di tamburi, per raggiungere l’ingresso vero e proprio bisogna percorrere la Escala del Cabirol, una scalinata a picco sul mare di più di 600 gradini.
Sì, si fa un po’ di fatica, qualcuno potrebbe soffrire di vertigini (specie in alcuni punti) e se voleste sedervi dovreste farlo sui gradini stessi, ma vi garantisco che ne vale la pena.

Appena entrati nella Grotta, restiamo subito a bocca aperta davanti alle meravigliose opere che solo la natura e il lento scorrere dei secoli possono creare: stalattiti e stalagmiti ci circondano come in un abbraccio e non si fatica a credere che anche il re Carlo Alberto volle venire a visitarle più di una volta.

Solo una raccomandazione: fate attenzione alla testa!
Ci sono dei passaggi piuttosto bassi e ristretti. Tradotto: uscire dalle grotte con un bel bernoccolo è un attimo. 

Terminata la visita, inizia la risalita.
Qui non c’è niente da fare: o siete allenati o si boccheggia.
Preparatevi quindi ad utilizzare la mia scusa preferita: “scatto una foto e ti raggiungo!”. Funziona sempre.

Quarta tappa: la spiaggia del Lazzaretto

Sopravvissuti alla sfacchinata, risaliamo in sella e ci dirigiamo verso la spiaggia del Lazzaretto. È una caletta di medie dimensioni, con tanto di parcheggio e spiaggia attrezzata: il sole, soprattutto in inverno, tende a scomparire presto dietro la collina, ma secondo me questa rimane comunque un’ottima location per chiudere al meglio una giornata davvero indimenticabile.

Che dite, vi ho fatto venire voglia di partire?
Io ripeterei questa giornata in loop all’infinito, stile “Ricomincio da capo” (film noto anche come “il giorno della marmotta”). 
Avete presente?!

Prima di lasciarvi, qualche info utile per voi:

  • “Focaccione” di Milesi: 3€ al pezzo e sono strabuone.
  • Noleggio scooter by e-Mobility: 35€ al giorno in bassa stagione, +10€ per eventuale assicurazione integrativa.
  • Ingresso alle grotte: intero 14€, ridotto 10€. La prenotazione on line è caldamente consigliata.
  • Abbigliamento: scarpe comode per affrontare il sentiero che porta a Torre del Bolo e i gradini di accesso alle grotte. La temperatura nelle grotte è di poco inferiore a quella esterna, una felpina potrebbe essere d’aiuto ai più freddolosi.
  • Volendo le Grotte possono essere raggiunte anche in barca da Alghero: si saltano i gradini ma si rinuncia a scoprire tutto il resto, valutate voi se il gioco vale la candela. 
  • Per i più temerari: ci sono voli low cost che permettono di fare questa escursione anche in giornata partendo da Milano. Un po’ folle forse, ma sicuramente bello!

Località

Grotta di Nettuno, Parco di Porto Conte – Alghero (SS) – Sardegna
24 km da Alghero
38 km da Sassari
130 km da Oristano
145 km da Olbia
166 km da Nuoro

Data viaggio

30 ottobre 2022

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