L’Autodromo di Monza compie 100 anni

Ecco cinque cose che (forse) non sai di lui

Alzi la mano chi, sentendo parlare di Monza, non pensa immediatamente all’Autodromo Nazionale.
Anche se non si è appassionati di corse motoristiche, il Tempio della Velocità lo si conosce sia per la sua incredibile storia, sia per gli epici duelli che i grandi del motorsport hanno combattuto tra i suoi cordoli. 

Quest’anno l’Autodromo di Monza, un gioiello tutto italiano, compie 100 anni!
E in questo primo secolo di vita ne sono successe di cose da raccontare…

Io però non voglio parlarvi della storia dell’Autodromo, quella ve la lascio leggere sul sito ufficiale, voglio svelarvi cinque cose che, forse, ancora non sapete di lui.

E allora tutti in pista: si parte!

1. L’Autodromo di Monza venne costruito in soli 110 giorni!

Giuro, è storia vera. L’Autodromo di Monza venne costruito in soli 110 giorni!

I lavori di costruzione iniziarono il 15 maggio 1922 e vennero conclusi in poco più di tre mesi e mezzo.

Il primo giro completo del tracciato venne effettuato il 28 luglio 1922 da Pietro Bordino e Felice Nazzaro a bordo di una FIAT 570.

L’Autodromo di Monza è stato il terzo tracciato permanente ad essere realizzato al mondo, dopo quello non più in uso di Brooklands (Inghilterra) e Indianapolis (Stati Uniti).

2. Il primo Gran Premio disputatosi a Monza non fu di auto, ma di moto!

Ebbene sì, è così!

E non venitemi a dire che il giorno dell’inaugurazione, il 3 settembre 1922, si disputò una gara di vetturette, perché lo so. Io parlo di Gran Premi.

E se si guardano solo quelli, sappiate che il primo fu quello motociclistico delle Nazioni che si disputò l’8 settembre 1922 e che vide trionfare Amedeo Ruggeri su una Harley Davidson 1000.

Il primo Gran Premio automobilistico d’Italia disputatosi a Monza, invece, si corse il 10 settembre e vide trionfare Pietro Bordino su una FIAT 804 a 6 cilindri.

3. L’Autodromo è anche chiamato “Il Tempio della Velocità”

Fin dalla sua costruzione nel 1922, l’Autodromo prevedeva una pista stradale e un anello per l’alta velocità

Negli anni, le vetture arrivarono a toccare velocità di punta mai toccate prima su altri tracciati e questo portò all’attribuzione del nome  “il Tempio della Velocità” 

Ora solo alcuni tratti dell’anello dell’alta velocità vengono utilizzati e solo in rarissime occasioni, ad esempio per alcune prove speciali del Rally.

4. Nel 1945 scesero in pista all’Autodromo di Monza anche i carri armati!

Certo, non per correre. Ma è vero.

Nell’aprile 1945, infatti, sul rettifilo delle tribune marciò una parata di mezzi corazzati alleati.

Naturalmente questo comportò lo sgretolamento del fondo, che venne poi ripristinato negli anni successivi.

Un’altra curiosità risalente ai tempi della guerra: le fiere del giardino zoologico di Milano durante il conflitto vennero per sicurezza sfollate/spostate in Autodromo.

5. Il podio dell’Autodromo di Monza viene definito anche “astronave” o “disco volante”

Il podio dell’Autodromo di Monza viene definito “astronave” o “discovolante” perché è l’unico ad essere realizzato “ a sbalzo” e esternamente alla struttura principale del paddock. Per raggiungerlo, infatti, i piloti devono percorrere una passerella sospesa. 

La sua posizione a metà tra la pit lane e il rettilineo, consente anche ai tifosi di festeggiare i vincitori posizionandosi proprio sotto, cosa normalmente consentita solo agli addetti ai lavori.

Per concludere, una curiosità che si trova all’esterno del circuito: fuori dall’ingresso di Santa Maria delle Selve a Biassono, si trova il muretto dei Campioni

Si tratta di un muro su cui sono state applicate delle mattonelle di ceramica che raffigurano tutti i vincitori del gran Premio di Formula 1 di Monza con gli autografi dei Campioni.

Conoscevi queste curiosità riguardanti l’Autodromo di Monza?
Raccontamelo nei commenti qui sotto, io vi aspetto in pista!

Località: Monza (MB) – Lombardia
18 km da Milano
42 km da Como/Lecco
43 km da Bergamo

Data viaggio: sono nata e cresciuta a Monza. Amo la mia città al punto da averle dedicato la mia tesi di laurea.

Dove mangiare: ho selezionato per voi sette ristoranti sparsi per la città che trovate qui “Dove mangiare a Monza” e quattro ristoranti in Via Bergamo, la via della movida cittadina.

Dove dormire: a Monza ci sono diverse soluzioni interessanti: Hotel de la Ville, Hotel Royal Falcone, Helios Hotel, B&B Hotel Milano Monza, Nine Hotel…
Altrimenti potete dormire a Milano, in venti minuti sarete in città.

Cosa vedere nei dintorni: scoprite con me Sette cose da vedere a Monza in 24 ore. Se poi Monza non vi basta, in poco tempo potrete raggiungere Milano, Montevecchia, Lecco, Como…

Note: adoro parlare e promuovere la mia città, se avete bisogno di dritte non esitate a scrivermi.

2 Comments

  1. Buona sera
    Secondo la mia grande passione per le macchine di ogni tipo , sarebbe bellissimo restaurare il vecchio circuito di Monza alta velocità e farci qualche bella gara ….sarebbe uno spettacolo indimenticabile ed affascinante.
    Sarebbe bello vedere una corsa di F1 senza il DRS sulle macchie perchè secondo me sta rovinando il fascino delle corse , dove si dovrebbe vedere la potenza nuda e cruda delle macchine e la bravura del pilota ,usando liberamente le gomme che più siano adatte.
    .

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *