Il sole sorge sull’Alta Badia – Trentino Alto Adige

L’alba di un nuovo giorno

Considero l’Alta Badia la mia seconda casa: qui ho trascorso le mie estati dagli 0 ai 23 anni.
Mi sono poi allontanata, salvo tornare dopo qualche tempo, essendomi resa conto di quanto mi mancassero quelle vette. Mi sentivo come Heidi con la casa del nonno.

Negli ultimi anni faccio il possibile per trascorrere qui qualche giorno, perché solo in questo luogo ho modo di rigenerarmi davvero, respirare aria pura e ammirare paesaggi unici, immersa nella meraviglia delle Dolomiti. 

Gran parte delle passeggiate che si possono fare le conosco come le mie tasche, così la scorsa estate sono andata alla ricerca di qualcosa di diverso. 

Per farlo mi sono affidata all’Azienda di promozione turistica e, tra le tante proposte, ho trovato quella che faceva al caso mio: una camminata fino al Piz da Lech per ammirare l’alba.

Il 18 agosto la sveglia è suonata alle 3.30 del mattino; alle 4.00, insieme ad altri coraggiosi compagni di viaggio, abbiamo incontrato la guida… e via. 
Il tratto che da Corvara (1.568 m) porta al Piz Boé Alpin Lounge (2.224 m) l’abbiamo percorso a bordo di una fuori strada, poi è iniziata la vera salita.
Camminare nel buio più totale, con la sola luce della torcia ad illuminare il cammino, non è stato affatto facile, anzi. 

Quando la guida ci ha detto che eravamo “già arrivati” al Lago Boé, ho capito di aver perso completamente il senso dell’orientamento e il panico ha preso il sopravvento.

Fortunatamente, però, non ero sola: chi era con me mi è rimasto accanto ad ogni passo, aiutandomi nei tratti più impegnativi. E anche la guida è stata molto comprensiva e collaborativa. Per fortuna, poco dopo, il cielo ha iniziato a rischiararsi e il passo si è fatto più sicuro.

Dopo una mezz’ora di cammino, abbiamo raggiunto la “scaletta” che precede la ferrata che porta al Piz da Lech e da lì, nel silenzio delle montagne, abbiamo ammirato il sole illuminare pian piano le cime e tutta la valle. Le nuvole basse hanno reso l’atmosfera ancora più magica, tanto da farmi commuovere.

Non ho mai visto la mia seconda casa così bella: la felicità era al massimo e io praticamente toccavo il cielo con un dito. 

È ora di riprendere il cammino, ci attendono per colazione al Rifugio Franz Kostner (2.500 m).
I nostri ospiti sono molto accoglienti e sulla tavola non manca nulla: pane fresco, burro di montagna, marmellata fatta in casa e infusi della zona. Pagherei oro per fare colazione così ogni mattina, con vista sulle Dolomiti. Trascorriamo un’oretta mangiando e chiacchierando con la guida e con la coppia che cammina con noi. Poi iniziamo la discesa.

Arrivata a valle, riguardo il punto da cui abbiamo ammirato l’alba brillare alla luce del sole ormai alto; mi sembra quasi impossibile essere arrivata fin lassù, eppure ce l’ho fatta e ho avuto la fortuna di godere di un’alba più bella di quanto avrei mai potuto immaginare.

E con il racconto di quella magica giornata, inizia l’avventura de “Il mondo di Fra”.
Spero camminerete a lungo con me.

Località: Alta Badia (BZ) – Trentino Alto Adige
63 km da Bolzano
292 km da Verona
335 km da Milano
342 km da Bologna

Data viaggio: 18 agosto 2020

Con chi ho viaggiato: con una persona cara

Dove mangiare: se decidete di fare questo giro, potete fermarvi al rifugio Franz Kostner per colazione. Tornando a valle ci sono poi diversi rifugi in cui poter pranzare.
Personalmente vi suggerisco:
– Malga Munt Planfisti: noi ci siamo finiti quasi per caso e non potevamo essere più fortunati.
Tavolino con vista per due (si tratta del piano sopra la staccionata del balcone, è largo e quindi adattato a tavolino), ogni piatto merita un 10+.
Abbiamo preso un tagliere misto di affettati e formaggi che sarebbe bastato per 4 (strepitoso!), canederli alla barbabietola, polenta e spezzatino e un’ottima torta. Prezzi nella media e ci sentiamo di dire ottimo rapporto qualità-prezzo (in altri rifugi abbiamo speso la stessa cifra ma non abbiamo mangiato così bene).

Dove dormire: potete scegliere tra appartamenti, garnì e hotel
– appartamento c/o “La Viola” di Corvara: ci ho soggiornato per tutta l’infanzia. Grande, pulito e ben curato. Situato proprio alla fine del paese, sotto il Sassongher, offre una meravigliosa vista sulle montagne e sulla cittadina.
– Hotel:
“Ladinia” di La Villa: situato lungo la strada che congiunge tutti i paesi della Valle, ha camere ampie e pulite, un bel centro benessere/relax e offre un buon servizio di ristorazione. Personalmente ho sempre soggiornato in camere con vista sul retro, meno illuminate ma sicuramente più tranquille. La fermata dell’autobus è proprio sotto l’hotel, e questo è sicuramente un plus. Praticamente si può evitare di muovere l’auto per tutto il tempo del soggiorno. (ref. 2015 + 2020)
“Centrale” di Colfosco: situato lungo la strada che da Colfosco scende verso Corvara, ha camere ampie e pulite e un buon servizio ristorazione. Una particolare nota di merito per i dolci: l’hotel è anche pasticceria… e si sente! Anche qui la fermata dell’autobus è a pochi passi dall’hotel, dettaglio da non sottovalutare. (ref. 2014)

Cosa vedere nei dintorni: A breve vi segnalerò tante passeggiate adatte a tutti

Note: se volete fare questa camminata, vi suggerisco di rivolgervi all’Azienda di promozione turistica e di affrontarla accompagnati da una guida esperta come abbiamo fatto noi.

Regole da non dimenticare mai quando si va in montagna:

  • Si cammina solo ed esclusivamente con scarpe adatte allo scopo, niente sandali o scarpe con suola liscia.
  • Si usano zaini comodi, che non vi limitino nei movimenti
  • I rifiuti si portano sempre a valle: la natura è un dono e dobbiamo averne cura
  • Si fanno camminate che sappiamo essere alla nostra portata: purtroppo basta poco per farsi male e non ne vale la pena.
  • Nello zaino non devono mai mancare: giacca impermeabile, copri zaino, calze e maglia di cambio, mappa della zona, telo per stendersi al sole, occhiali da sole, borraccia con scorta d’acqua
  • Personalmente consiglio di portare anche: bastoncini (facilitano la camminata), carte da gioco, macchina fotografica, un buon libro, telefono con power bank di emergenza (quando la linea non prende la batteria tende a scaricarsi rapidamente), una tavoletta di cioccolato.

Scoprite di più in questo video.

2 Comments

  1. Bellissime le foto dell’Alta Badia che hai pubblicato.
    Sono davvero luoghi incantevoli, nonostante ci siamo stati in vacanza per tanti anni, non abbiamo mai fatto l’escursione all’alba, quindi il tuo è un ottimo suggerimento per un’esperienza diversa ed elettrizzante.
    Grazie per gli ottimi consigli

    1. L’esperienza dell’alba è davvero magica, ma una camminata del genere va affrontata accompagnati da una guida alpina (soprattutto se non si è esperti camminatori). Magari la potrete fare quando tornerete da quelle parti. Vi consiglio di chiedere indicazioni all’Azienda del Turismo dell’Alta Badia, sono molto bravi nell’organizzazione di queste escursioni.
      A presto rivederci in Alta Badia ?

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *